COWORKING
18 Ottobre 2019L’utilizzo dei locali è accessibile nei giorni e negli orari lavorativi a meno che non sia espressamente previsto l’utilizzo dei locali senza vincoli di sorta.
La durata del contratto è molto variabile a seconda delle esigenze del professionista e, come tutti i contratti, può essere prorogato su accordo delle parti.
Il contratto può anche essere verbale ma, ovviamente, la forma scritta è quella preferibile.
Nel contratto sarebbe opportuno indicare cosa viene utilizzato, i termini dell’ utilizzo e i costi, nonchè il canone da corrispondere.
Il professionista che utilizza il coworking può stipulare più contratti in città diverse.
Le caratteristiche che devono avere gli immobili da utilizzare per il coworking sono ad esempio:
ubicazione nel centro cittadino o nelle zone commerciali, facilità di raggiungere l’ufficio con i mezzi pubblici o con buoni parcheggi vicini, confortevoli alla “vista” e in regola con le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Chiunque può stipulare un contratto di coworking, anche una persona che non svolge l’attività libero-professionale: potrebbero beneficiare dell’ambiente condiviso anche uno studente o un lavoratore in “lavoro agile” o in smart working https://it.wikipedia.org/wiki/Lavoro_agile
Le parti del contratto di coworking sono due: concedente e utilizzatore.
Il concedente può essere sia una persona fisica che giuridica proprietaria di un immobile a uso commerciale, appositamente strutturato in modo da creare diverse postazioni per ufficio, sia divise sia in open space.
L’utilizzatore può essere un professionista che svolge una professione intellettuale quale avvocato, commercialista, architetto, agente di commercio, pubblicitario che intende avere una postazione lavorativa essenziale e temporanea, ma fornita di attrezzature complete
Il coworking, oltre ai vantaggi economici, si basa anche su fondamenti di condivisione ed implementazione dei rapporti sociali, soprattutto a livello lavorativo.
Un esempio di riunione o condivisione di idee potrebbe essere la “pausa caffè”;sovente ottime idee nascono proprio con il classico bicchierino di plastica in mano, perchè i coworker si confrontano senza lo stress che potrebbe regna in un ufficio “tradizionale”.
L’utilizzo della formula coworking potrebbe essere molto utile e funzionale per le donne, soprattutto quelle che devono gestire lavoro e famiglia, l’estrema flessibilità dell’intero sistema, permette loro di gestire al meglio vita privata e vita lavorativa.
La mia breve panoramica sul mondo coworking sero vi abbia “aperto nuovi orizzonti”.