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COWORKING

18 Ottobre 2019
Per poter svolgere l’attività, ovviamente, si deve attrezzare l’ufficio,   con telefoni, computer, server, mobili e varie altre cose, quindi altra spesa da sostenere.
A questo punto si deve desistere? Direi proprio di no perchè   una soluzione per risparmiare c’è: il coworking.
E’ un sistema utilizzato dai professionisti per ridurre i costi e consiste nell’utilizzare uno spazio attrezzato, condividendolo con altre persone,  il coworking è in forte espansione principalmente per  motivi  di natura  sociale ed economica
La condivisione può avvenire in modi diversi: condividere la stessa scrivania, avere una scrivania propria oppure avere addirittura uno spazio privato proprio, ad esempio una stanza, per cui l’elasticità per l’utilizzo di uno spazio presenta soluzioni  personalizzabili e interessanti.
Il coworking è utilizzato prevalentemente nelle grandi città.
Ma quali obblighi comporta ? Può essere considerato un contratto di locazione?  A quali regole deve sottostare chi affitta? https://www.laleggepertutti.it/207027_coworking-cose-e-come-funziona
 Il coworking prevede normalmente la possibilità di utilizzo di una connessione internet, scanner e stampante/fotocopiatrice.
I costi di questi servizi si possono includere o nel canone oppure pagati a consumo, magari utilizzando tessere a scalare
I costi di “manutenzione ordinaria” dei locali (ad esempio pulizia, corrente elettrica…) sono di norma compresi nel pagamento effettuato dal professionista.

L’utilizzo dei locali è accessibile nei giorni e negli orari lavorativi a meno che non sia espressamente previsto l’utilizzo dei locali senza vincoli di sorta.

La durata del contratto è molto variabile a seconda delle esigenze del professionista e, come tutti i contratti, può essere prorogato su accordo delle parti.

Il contratto può anche  essere verbale ma, ovviamente, la forma scritta è quella preferibile.

Nel contratto sarebbe opportuno indicare cosa viene utilizzato, i termini dell’ utilizzo e i costi, nonchè il canone da corrispondere.

Il professionista che utilizza il coworking può stipulare più contratti in città diverse.

Le caratteristiche che devono avere gli immobili da utilizzare per il coworking sono ad esempio:

ubicazione nel centro cittadino o nelle zone commerciali, facilità di raggiungere l’ufficio con i mezzi pubblici o con buoni  parcheggi vicini, confortevoli  alla “vista” e in regola con le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Chiunque può stipulare un contratto di coworking, anche una persona che non svolge l’attività libero-professionale: potrebbero  beneficiare dell’ambiente condiviso  anche uno studente  o un lavoratore in “lavoro agile” o in smart working https://it.wikipedia.org/wiki/Lavoro_agile

Le parti del contratto di coworking sono due: concedente e utilizzatore.

Il concedente può essere sia una persona fisica  che giuridica  proprietaria di un immobile a uso commerciale, appositamente strutturato in modo da creare diverse postazioni per ufficio, sia divise sia in open space.

L’utilizzatore può essere un professionista che svolge una professione intellettuale quale avvocato, commercialista, architetto,  agente di commercio, pubblicitario  che intende avere  una postazione lavorativa essenziale e temporanea, ma fornita di attrezzature complete

Il coworking, oltre ai vantaggi economici, si basa anche su  fondamenti di condivisione ed implementazione dei rapporti sociali, soprattutto a livello lavorativo.

Un esempio di  riunione  o condivisione di idee  potrebbe essere la “pausa caffè”;sovente ottime idee nascono proprio con il classico bicchierino di plastica in mano, perchè i  coworker  si confrontano senza lo stress che potrebbe regna in un ufficio “tradizionale”.

L’utilizzo della formula coworking potrebbe essere molto utile e funzionale per le donne, soprattutto quelle che devono gestire lavoro e famiglia,  l’estrema flessibilità dell’intero sistema, permette loro di gestire al meglio vita privata e vita lavorativa.

La mia  breve panoramica sul mondo coworking sero vi abbia  “aperto nuovi orizzonti”.

 

 

 

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